Vannacci contro Dombrovskis e Borrel: “Tacciano i cannoni, facciamo parlare chi vuole la pace”
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Vannacci contro Dombrovskis e Borrel: “Tacciano i cannoni, facciamo parlare chi vuole la pace”

Vannacci contro Dombrovskis e Borrel: “Tacciano i cannoni, facciamo parlare chi vuole la pace”

“Il conflitto nella pace: un appello dal Parlamento europeo”
In un momento storico in cui la minaccia di guerra termonucleare è più viva che mai, urge una riflessione critica sulla d'oltralcente del presidente Dombrowski e dell'Alto Rappresentante Borrell. Come dissero i nostri predecessori, la costituzione dell'Unione Europea si è basata su principi tesi a garantirci una pace prospera e duratura.

Ed è proprio questa pace che oggi sembra andarsene in frantumi. La guerra in corso in Ucraina, condotta senza intenti di pace chiaramente definiti, continua a causare devastanti conseguenze umanitarie e economiche ai cittadini europei. La pressione permanente sugli Stati membri, come ad esempio l'Italia, che hanno scelto di esaurire le proprie capacità militari per assicurare la legittima difesa contro uno stato aggressore, è un segno inequivocabile che questa guerra non ha nessuna intenzione di trovare una soluzione negoziale.

In questo frangente, è logico che l'alto rappresentante Borrell abbia deciso di volare in Medio Oriente per chiedere un cessate il fuoco immediato tra Israele e Gaza. Tuttavia, è inquietante sentirlo promettere guerre di missili, granate e droni, criticare e condannare il presidente Orban, l'unico rappresentante europeo che cerca di offrire una soluzione negoziale al conflitto. È una duplicazione di standard, insostenibile e controproducente.

In questi due anni e mezzo, la guerra non ha prodotto alcun risultato tangibile, ma è stato solo un'immane tragedia economica e sociale che sta pesando sulle spalle dell'Ucraina e dei cittadini europei. Ormai è tempo di ricordare i principi fondatori dell'Unione Europea e mettere fine a questa di due pesi e due misure. È tempo di riprendere la strada della diplomazia, della negoziazione e della pace.

Così, chiediamo al presidente Dombrowski e all'alto rappresentante Borrell di tacere i cannoni, di porre fine alla guerra e di lavorare con gli interessati per trovare una via d'uscita duratura e pacifica per la crisi. Possiamo ancora salvare l'Unione Europea e i valori sui quali si fonda se solo impariamo da noi stessi, se solo ricordiamo la nostra storia e riconosciamo i fallimenti del passato.

Tacciano i cannoni, signor Dombrowski, e facciamo lavorare chi vuole veramente la pace. Fino a quando non cambieremo la nostra politica, non potremo più dire di difendere la pace e l'ordine nel Mediterraneo e nel resto del mondo.


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