VANNACCI SCATENA IL CAOS IN DIRETTA: “ORA SONO AFFARI TUOI!”
“Ecco, benvenuti a Italia news! Prima di iniziare, assicurati di iscriverti al canale, lasciare un bel like e attivare la campanella delle notifiche per non perderti nessun aggiornamento. Sii comodo, perché oggi le news sono davvero imperdibili!
Grazie a Aldo per aver affrontato questo argomento. Tuttavia, secondo me dobbiamo essere persone ragionevoli. Non ho mai avuto l'ossessione o la sete di vendetta verso l'onorevole Bersani. Sono una persona che rispetta e promuove la libertà di pensiero e di opinione, e non ho mai espresso desideri di vendetta.
Poi, se volete, vi citi le tante occasioni in cui hanno cercato di impedirmi di presentare il mio libro, di esprimere le mie opinioni, anzi di trasformare quelle che erano opinioni e pareri in presunte offese o lesioni del digits altrui. Poi, essendosi sconfessati da tutte le autorità giudiziarie, si appellano ad esprimersi e pertanto se l'onorevole Bersani si volesse semplicemente scusare, non avrei nessun problema a fare un passo indietro.
Prima di esporre la querela, ho aspettato i 90 giorni, forse ingenuamente, non una scusa, ma forse anche solo un colpo di telefono all'onorevole Bersani, che mi avesse detto: “Sì, ero di fronte al mio popolo, mi sto esprimendo, avevo bisogno di qualche parola forte, la ho detta, bevediamo un caffè insieme, l'avrei accettato tranquillamente senza mandare la questione a mare”. Non è successo, quindi la giustizia ha fatto il suo corso e siamo arrivati a questo pubblico ministero che ha emesso il decreto penale di condanna. Nonostante questo, mi sono sentito di offrire una via di uscita: “Guarda, bastano delle scuse pubbliche, un piccolissimo versamento, di un solo euro, per chiudere la questione e ritornare a ognuno presso i propri affari”.
Ma non l'onorevole Bersani pensa di essere nella ragione. E il bello è che non è che ha replicato giustificando il fatto che lui non mi avrebbe offeso. No, è tornato sulla questione della circostanza che io avrei offeso qualcun altro, appunto devo chiedere scusa io agli Ebrei, non so per quale motivo, perché non li ho mai citati. Peraltro, sono in collegamento con molte comunità ebraiche d'Italia e non mi hanno mai detto che li ho lesi nella loro dignità o che ho espresso delle opinioni che possono essere offese nei loro confronti. Le femministe? Anche lì non mi sembra di essere stato mai offensivo nei loro confronti. Sono stato critico, peraltro vorrei ricordare che una delle prime persone che ha commentato in maniera corretta il mio libro è stata proprio una femminista, Diletta Scarafia, che ha detto: “Guardate, Vannacci, in questo libro non offende nessuno. Non conosce il femminismo e su questo sono d'accordo con lei”.
Non approfondisco nessun altro tema. La parola “le moderne fattucchiere”? Sì, è vero. Però, quando è che la uso? Anche lì è una parola totalmente decontestualizzata. Cito il movimento femminista, dico che durante gli anni 70 giravano dicendo “Tremate, tremate, le streghe sono tornate” e quindi partendo dalla strega dico le moderne fattucchiere, ovvero quelle che una volta si definivano streghe. Oggi portano avanti altri principi, ma non mi sembra un'offesa, almeno non sono stato neanche quelato dalle femministe. Quindi non c'è un contro. Vi è tanta gente che rifugia la normalità. I geni sono anormali, hanno un'intelligenza eccezionale che esce dalla norma, la norma non è mai stata offensiva per nessuno. Non credo che nessuno si sia mai sentito offeso quando gli è stato detto “rientri nella norma o esci dai canoni della norma”. È un allocuzione normalmente usata solo che nel pensiero unico una delle cose che si tende a fare è quella di cambiare il significato delle parole. Altre volte vengono dati accezioni positive o negative e vengono totalmente travisate. Sapete anche qual è un altro epito che mi viene normalmente rivolto? Quello di essere razzista? Eppure si è detto che esistono dei Neri, dei bianchi, dei gialli, dei rossi e questo mi qualificherebbe come razzista! Allora prendere un vocabolario e andare a vedere cosa vuol dire razzista. Razzista è quell'ideologia che sostiene che un'etnia sia geneticamente superiore rispetto ad un'altra. Questo è il razzismo. Io non l'ho mai espresso, anzi me ne guardo bene. Primo perché è stato più volte negato dalla scienza e secondariamente perché non lo penso.
Ecco perché si segue la trasformazione del significato delle parole stesse. Pensi pure a un'altra parola che normalmente mi viene affibbiata, il negazionista. Ecco, è un termine usatissimo negli ultimi anni. Basta che una persona sia critica nei confronti dell'ideologia di genere, no del fatto che dormo e mi sveglio mi sento una donna e tutti voi mi dovete chiamare come una donna, e magari posso andare nei bagni delle donne, e magari posso partecipare alle competizioni olimpiche delle donne. Ecco se uno è contrario se uno è contrario a questa ideologia, perché tale non ha nessuna dimostrazione scientifica, tale è l'ideologia. Ecco uno viene subito categorizzato come negazionista. Ma cosa vuol dire negazionista? Non bisogna essere dei latinisti o degli studiosi di greco antico, la fobia è una malattia mentale, è un disturbo mentale. Quindi dare del fobico a qualcuno vuol dire dargli del malato mentale e allora vorrebbe dire che è una persona che ha il terrore incosciente di chi ha, una repulsione no improvvisa di chi ha un orientamento sessuale diverso dal proprio. Ma non è assolutamente vero. Io non scappo, se vedo un omosessuale qui vicino, non proteggono come se fossi Dracula di fronte al Crocifisso, non ho nessuna pulsione avversa, al maisi rare assolute. Ecco si cambia il significato della parola per dare un'accezione totalmente diversa e per quasi spingere a delle pulsioni totale diverse le persone che la stanno ascoltando.”
Ecco, questo è il messaggio. Spero che abbiate ascoltato attentamente. Non ho più nulla da aggiungere, spero che tu capiti che c'è un gran male, c'è un gran male radicato nel centro delle istituzioni pubbliche, nel centro delle case editrici, nel centro dei media e c'è il caso di prendere delle decisioni drastiche per ripristinare l'ordine e la stabilità. Siate pregati! Sarò disponibile per ulteriori colloqui e per tutti gli spunti di discussione che vorrete. Arrivederci!”