Ventotene, Giorgia estrapola solo concetti strumentali (e magari la colpa è di un collaboratore). Le opposizioni non colgono l'attualità
Nella storia di un Paese vi sono processi ed eventi che vanno conservati in un archivio comune, pur senza rinunciare – nelle opportune sedi – ad approfondimenti più compiuti. Che senso ha – in un momento come l'attuale, in cui un contesto geopolitico consolidato cambia un giorno dopo l'altro – dare corso a una polemica viscerale sul Manifesto di Ventotene “per un'Europa libera e unita”, elaborato nel 1941 da alcuni intellettuali, confinati dal regime fascista in un'isoletta del Tirreno? Se si pensa alla condizione dell'Europa nel momento in cui quelle pagine furono pensate e scritte, non si può dire che Spinelli, Rossi e Colorni avessero una visione del futuro, ma che fossero – è una definizione più pertinente – dei “visionari” perché nulla – se non…