La storia di Alessandro Sortino, un giornalista cattolico, è piena di cambiamenti e di ripartenze. Dopo essere stato un esponente delle Iene, un programma satirico e ironico, Sortino si è allontanato dal progetto e ha continuato a lavorare come autore, insegnante e direttore di redazione. Ora, a 54 anni, torna alle Iene come inviato, dichiarando che ha nostalgia del tsl al Collegamento con la televisione, compleanno trentesimo.
Sortino è diventato un uomo impegnato nel suo lavoro, con una forte passione per la satira e la critica sociale. Elogia il suo ex-compagno di Iene, Davide Parenti, con cui ha avuto un litigio nel 2008 per un servizio su Mastella che non fu trasmesso dalla rete Mediaset. “Sono stanco di fare l'autore”, dice Sortino. “Voglio tornare in strada e fare cronaca nera”.
Sortino è anche un cattolico impegnato, convertito all'età di 18 anni. A suo dire, è un “fallito”, poiché non ha mai convertito nessuno. Racconta di una famiglia cattolica, ma la sua fede è strettamente legata alla sua esperienza personale e alla sua convinzione che la verità possa essere trovata solo incontrando le persone e guardandole negli occhi.
In un'intervista con Maria Volpe per il Corriere della Sera, Sortino dice di considerare la sua fede una sorta di handicap, poiché gli altri la considerano espressione di un potere. Eppure, egli sostiene che in realtà la sua religione gli ha permesso di approcciare in modo diverso alla realtà, evidenziando la contraddizione tra bene e male.
Sortino spera di poter tornare alle Iene e raccontare storie sincere e genuine sulle persone, non solo sulla politica e sulla cronaca nera. “Do una grande importanza all'aspetto estetico”, dice, e vorrebbe realizzare un reality show come “Parrocchie da incubo”, un'idea di parodie del format “Cucine da incubo”. conclude affermando che “la bellezza è importante… non si può più legare l'idea del cristiano al buio e alla sofferenza”.