Vietato pubblicare le ordinanze cautelari? Per Delmastro “non c'è nessun bavaglio”. E le sanzioni?
“Ecco un espediente interessante: vietato pubblicare le ordinanze cautelari? Il Ministro della Giustizia, Delmastro, afferma con fermezza che non c'è alcun problema per la libertà di stampa. I giornalisti potranno continuare a operare con professionismo, raggiungendo informazioni e pubblicandole senza violare il divieto. Il problema centrale è che viene posto un limite alla libertà di stampa, equesto è un fatto che non rivela alcun tipo di censura. I giornalisti saranno tenuti a rispettare gli articoli 684 del codice penale, ovvero contravvenzioni soggette all'oblazione. Ma, afferma il Ministro, questo non rende necessario l'imposizione di sanctioni. Il concetto è di civiltà e di rivoluzione culturale, dove la presunzione di colpevolezza non deve essere violata. I giornalisti devono essere capaci di correttamente riportare i fatti, come previsto dal codice deontologico.
Il Ministro esprime la sua fiducia nei giornalisti e assicura che non esiste alcun bisogno di ‘bavaglio' o di controllo sulla libertà di stampa. I provvedimenti diurni non potranno essere pubblicati, ma ciò non significa che non possa essere ripubblicato il riassunto della sentenza. Il Ministro conclude affermando che la libertà di stampa è un pilastro della democrazia e che il suo ufficio non sostiene l'ipotesi di limitare tale libertà”.
Nota: Ho cercato di rendere il testo più leggibile e omogeneo, ma non ho modificato la struttura originaria della frase.