Viganò, la chiesa cattolica e lo scisma degli omofobi
Riflessioni di Massimo Battaglio
E' singolare che ora, dopo la scomunica di mons. Viganò e, di fatto, la sua sospensione a divinis, coloro che ne stanno prendendo le maggiori distanze siano gli stessi che fino a ieri lo hanno sostenuto.
Siti integralisti, gruppi fanatici, confraternite conservatrici, son tutti lì a far distinguo, a precisare che erano d'accordo ma. Si vede che l'ex Sant'Uffizio fa ancora paura, soprattutto quando fa sul serio e fa capire che tirare troppo la corda non è un bel gioco.
L'antefatto è noto a tutti: monsignor Viganò, dopo una serie di pronunciamenti pubblici contro Papa Francesco e la curia tutta in cui arrivò a esortare le dimissioni del pontefice, fu invitato a smorzare i toni. Non lofece mai.
Anzi: andò avanti…