Un colpo di fortuna trasformato in un giudizio milionario: il caso della coppia italiana separata
Il 51enne napoletano ha vinto il jackpot del Superenalotto, totalizzando un premio di 88 milioni di euro, ma la sua vittoria si è presto trasformata in un’gridirona causa legale con la sua ex moglie, un’orologiaia 45enne di Rovigo, della quale era in crisi da tempo. La donna, che da mesi stava già con un avvocato per avviare le pratiche di separazione, ha deciso di passare al contrattacco, rivolgendo una richiesta shock al tribunale: richiede la metà del premio, ossia 44 milioni di euro.
La base della richiesta è chiara: la coppia era sposata in comunione legale dei beni, e pertanto le vincite ottenute durante il matrimonio rientrano in quel regime, anche se il biglietto è stato giocato da uno solo dei due. La legge italiana chiarisce che anche i premi di giochi come Superenalotto o Gratta e Vinci vadano condivisi in caso di separazione, se ottenuti in costanza di matrimonio.
La notizia ha diviso l’opinione pubblica, riaccendendo il dibattito su soldi, matrimonio e Superenalotto. L’avvocato Sergio Orlandi, legale della donna, ha affermato che “chiediamo un mantenimento di 5.000 euro al mese, oppure una liquidazione da 44 milioni”, mentre l’avvocata Annamaria Bernardini De Pace ha sottolineato come la Cassazione abbia più volte stabilito che le vincite vanno condivise in caso di separazione.
Il destino finale è ora compromesso da un giudice, il quale dovrà decidere se la donna avrà diritto a metà del premio o se resterà tutto nelle tasche del neomilionario. La novità coinvolge non solo la coppia coinvolta, ma l’opinione pubblica italiana, che è costretta a riflettere sulla questione dei continui benefici economici di un matrimonio e sul ruolo dei giochi di fortuna nella società attuale.