Volgare, populista e sfacciato. Del Debbio mattatore ad Atreju: “Giorgia Meloni profuma di popolo”
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Volgare, populista e sfacciato. Del Debbio mattatore ad Atreju: “Giorgia Meloni profuma di popolo”

Volgare, populista e sfacciato. Del Debbio mattatore ad Atreju: “ profuma di popolo”

“Ecco, il popolo, popolista e sfacciato. Del Debbio, il mattatore, a Atreju: “ profuma di popolo”. Grazie dell'accoglienza, io sono un po' di anni che faccio e prima di entrare in studio ho sempre l'ansia non mi è mai passata perché sento l'ansia di parlare del popolo e di far parlare il popolo.

Ma perché la Meloni? Del Debbio, perché ci veniva anche prima, quando voi non ve la aspettavate. Non è che dovete chiedere a me, io l'ho capito da subito e per me Fratelli d'Italia dall'inizio è stato un partito che aveva la dignità pari agli altri e non era semplicemente per me, per dove lavoravo, aveva dignità pari agli altri di intervenire nelle trasmissioni e io l'ho capito che lei avrebbe avuto futuro perché ho conosciuto la famiglia, brava, andai a intervistare nonna Maria alla Garbatella, conobbi la mamma Anna, Arianna, l'ho conosciuta dopo Giorgia, durante l'intervista non c'era e capì dall'ambiente familiare, quello che poi ho visto di Giorgia Meloni. Giorgia Meloni odora di popolo, profuma di quello che per molti a sinistra è un puzzo, quello del popolo. Per noi è un profumo.

Quando Giorgia Meloni ha vinto le elezioni insieme al centrodestra e poi è andato al governo, molti si sono chiesti su quotidiani molto autorevoli, ma ora Del Debbio lo vogliamo vedere, ora che cazzo farà con la Meloni al governo? Di che parlo? Io parlo dello stesso di cui sempre parlato con tutti i governi, parlo di periferie, parlo della piccola e media impresa e parlo della gente comune, che non solo ne parlo, ma la faccio parlare da me. Questo è io, faccio questo, l'ho fatto quando c'era la destra, quando c'era la sinistra, perché non me ne fotte niente, non me ne fotte niente, quando ho fatto vedere l'inseguimento di rami, che purtroppo è finita male, ma nell'inseguimento ci sta anche che finisca male, anche di fronte ad esso, non sono riuscito a far dire ha fatto una cosa sbagliata, perché c'è sempre un ma, c'è sempre un se, c'è sempre un però, dovrei dire delle cose che non posso dire.

Ma in un'occasione, c'era uno delle baby gang che mi venne sotto, dicendomi, aggredendo col dito, e dicendomi, qualcuno l'avrà visto, parole non riferibili. Io ho lasciato che la trasmissione passasse e poi dopo la trasmissione, detto, lei, lei gliel'ho detto, scientificamente, lei è un organo genitale maschile completo, perché roba da tre cani. Eh, è un e, in più è una testa di cazzo, è perché è un ebete, ed è una testa di cazzo, perché anche di fronte a uno che gli spiega, lei non capisce. Allora io, che devo fare, alzo le mani, no, no, no, non alzo nulla, io non è che metto bandiera bianca, io continuo nella mia strada. Ecco perché sono venuto volentieri a Treio, perché, primo, perché è tante volte che ci vengo, secondo, perché qui c'è un popolo a cui piace il popolo e questo è il punto fondamentale, è il profumo di popolo addosso a voi, lo avete fatto a Caivano, lo potete fare in tutte le periferie d'Italia, fatelo.

Perché quei dementi, un po' delinquenti, Telli, che stanno soffiando sul fuoco, anche ad alti livelli, in questo momento, incitando alla rivolta sociale. Non si rendono conto che la differenza tra alcune periferie italiane e le bandiere francesi è una questione quantitativa. Perché certe periferie, che io conosco bene, che visito settimanalmente, non ne possono più, non vanno a votare, come è noto, quelli di periferia, perché non ne possono più, uno non ne può più, poi non è giustificato. E non sto parlando dei giovani che spaccano tutto, sto parlando degli anziani, degli invalidi, di chi non arriva a fine mese, quando non ne può più, poi non è che siccome hanno dignità, non è che sono stron, come quelli che vanno a rompere le scuole, sono persone dignitose, però perdono la fiducia.

Allora, se vedono come si è visto a Caivano, che periferia, fate quello che avete fatto a Caivano. Io vi assicuro, ne sono sicuro, stra certa che questo varrà una pacificazione, questo sarà l'elemento che può pacificare questo casino che sta facendo la sinistra in Italia, non c'è un altro modo, non potete raggiungere questo obiettivo, occupi del centro delle città, quelle sono già abbastanza a posto, e le periferie, dove vive l'80% degli italiani, soprattutto nelle Metropoli, è lì una 10, 100 Caivano. Buon Natale, Cristiano, a tutti e ho detto tutto.”


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