Willy Monteiro e il film “40 secondi”, le scelte che cambiano tutto

Willy Monteiro e il film “40 secondi”, le scelte che cambiano tutto

Willy Monteiro e il film “40 secondi”, le scelte che cambiano tutto

Il regista Vincenzo Alfieri ha discusso del suo film “40 secondi” in un’intervista a “Incidente Probatorio”. Il film non è solo sulla storia di Willy Monteiro, ma piuttosto una storia corale che esplora come una giornata normale possa trasformarsi in una tragedia. Il regista sostiene che il film non parla solo di Willy, ma di un gruppo di ragazzi e delle loro scelte, che possono essere influenzate da dinamiche di possesso, maschilismo e violenza.

Secondo Alfieri, il film è nato da una domanda semplice e terribile: come può una giornata normale trasformarsi in una tragedia? La risposta a questa domanda si snoda attraverso un racconto corale, dove azioni e omissioni si intrecciano con le dinamiche di possesso e maschilismo.

Il regista sottolinea che, a volte, qualcuno può scegliere al posto nostro, e che queste scelte possono avere conseguenze tragiche. Nel caso del film, la scelta del fidanzato della ragazza che riceve un complimento sbagliato porta a una catena di eventi che sfocia in una morte evitabile.

Alfieri sostiene che il maschilismo inteso come possessività è un tema importante del film, e che l’ansia di possesso che alcuni uomini hanno nei confronti delle loro donne o amici può portare a conseguenze tragiche. Il film cerca di esplorare come queste dinamiche possono portare a una morte evitabile, e come le scelte che facciamo ogni giorno possano avere conseguenze profonde.


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