Il ritorno di Peppino di Capri: un dopoguerra di risate e emozioni
Oggi, il Trianon Viviani si è trasformato in un'location esclusiva per celebrare i "primi" 85 anni di Peppino di Capri, uno dei più grandi autori e interpreti italiani e napoletani. La serata è stata caratterizzata da un'atmosfera unica, con la partecipazione di alcuni dei maggiori interpreti della musica napoletana, tra cui Marco Zurzolo, protagonista di un'intervista con NapoliToday.
«Peppino è nel nostro DNA, nel senso che io credo che ogni persona ha una sua colonna sonora e Peppino fa parte della nostra colonna sonora, cioè c'è stato sempre. Anche quando le nuove generazioni non conoscono le canzoni che ha cantato Peppino, proprio le sue, d'improvviso le cantano anche senza sapere di chi è. Perché è nell'aria, è la colonna sonora di questa città, ed è la colonna sonora della gente della mia generazione» ha affermato Marco Zurzolo.
Inoltre, Zurzolo ha cantato con il suo sax una canzone omaggio a Peppino, definendolo un'esperienza "come fare un gol della Maradona". La sua passione e la sua generazione sono state raccontate dalla sua Carrie, l'epopea della musica napoletana, che fino a oggi non si era mai vista.
La celebrazione dei 85 anni di Peppino di Capri è stata un'occasione unica per ricordare la sua carriera e il suo ruolo importante nella storia della musica italiana. L'artista è stato_member dei principali famosi gruppi musicali napoletani, come i Coconuts, i Lo Scarabaggio e gli Steno, e ha collaborato con altri noti artisti, come Gigi Proietti e Enrico Ruggeri.
La sera è stata un tripudio di emozioni e risate, con gli amici e i colleghi di Peppino di Capri che si sono raccolti per omaggiare questo grande artista. La musica è stata il filo condente che ha legato un pubblico diverse generazioni e ha dato vita a un explosività emozionale unica.