C'è anche Marracash nella serie sul delitto di Avetrana: “Il male è dentro di noi”
in , , ,

C'è anche Marracash nella serie sul delitto di Avetrana: “Il male è dentro di noi”

Marracash racconta il male dentro ognuno di noi, all'interno della più discussa del momento. Nelle ultime settimane, Qui non è Hollywood, la mini-serie di Disney + ispirata al , ha fatto molto parlare, fino a quando il colosso americano è stato costretto a posticipare l'uscita e a cambiare il titolo (togliendo il riferimento al paesino).

Uscita il 30 ottobre, Qui non è Hollywood contiene anche una canzone di Marracash nella sua colonna sonora: si tratta di La banalità del male, che è inserita alla fine di ogni episodio (da un'ora) insieme ai titoli di coda. Il brano, realizzato in collaborazione con Marz, non è ancora stato pubblicato sulle varie piattaforme, ma ha subito attirato la del pubblico. Lo proponiamo qui sotto in una versione che compare sulla piattaforma , in attesa di quella ufficiale.

Il testo di La banalità del male di Marracash è esplicito e forte, come già visto in altre sue canzoni. Il rapper racconta di come possa fare un patto con il diavolo che ha dentro di sé, di come possa dire tutto ciò che desidera di fronte a uno che non esegue e si diverte a ucciderlo. Il male, per Marracash, è dentro di noi, ed è complesso capirlo.

Il concetto di Hannah Arendt, citato nel titolo, è che gli atti più atroci possono essere compiuti dalle persone più semplici, banali. La canzone di Marracash parla proprio di questo: il male che ognuno ha dentro di sé, una tentazione con cui bisogna convivere ogni volta. In fondo, come dice Marracash, “il male è banale, ma è comprenderlo che è complesso”.

La canzone fa parte della colonna sonora di Qui non è Hollywood, la Disney+ ispirata al , in cui un'adolescente di 15 anni, Sarah Scazzi, fu uccisa nel 2010. La serie parla del male che può nascondersi dietro una superficie apparentemente normale, come una famiglia apparentemente felice. Marracash, in sintesi, racconta di come il male sia dentro ognuno di noi e come convivere con esso.

In un breve intervista pubblicata da Disney+, Marracash spiega come abbia creato la canzone. “La prima cosa è stata guardare attentamente la serie. Per creare questo brano, ho visto la serie e ho cercato di capire cosa avesse di particolare. L'idea del brano è stata quella di mettersi dalla parte del male, come se chi canta il brano avesse dentro questo male e volesse cacciarlo, esorcizzarlo. È un male banale, che spesso non ha spiegazioni.” Marracash conclude che “il male in realtà è dentro di noi” e che “sotto ogni letto c'è un mostro, devi andarci d'accordo”.

La banalità del male di Marracash è dunque un pungolo alla coscienza, un invito a riflessione su noi stessi e sul male che potremmo contenere dentro di noi. E in questo senso, la canzone è riuscita nel compito di sintetizzare la serie in poche parole efficaci e al tempo stesso dare una fruibilità al pubblico. Non c'è che dire: se la Disney cercava una colonna sonora ad effetto per Qui non è Hollywood, con La banalità del male di Marracash il risultato è ampiamente raggiunto.

Cosa ne pensi?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0